Caotic Land

Duello Non Ufficiale Kir x Kriv

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  1. Krivnak
     
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    CITAZIONE
    Combattimento Privato.
    Condizioni Vittoria: L'avversario si ritira - L'avversario rimane ferito gravemente - L'avversario scende a 5 di Energia
    Limite Post: Nessuno

    L'aria era calma. Non un singolo filo di vento nella brulla desolazione di quelle terre, non una brezza leggera che solleticasse il volto di tetri viaggiatori, non un aroma che fluttuasse nell'aere silente, ma solo il lento, persistente odore di polvere e terra arida, così greve e acuto, così forte e angosciante. Era ovunque eppure da nessuna parte.
    Se la disperazione avesse avuto un odore, di certo sarebbe stato molto simile a quello.
    Non un vegetale, non una piccola forma di vita, innanzi agli occhi soltanto il tetro lascito di una corruzione senza pari, un deserto opprimente popolato da creature partorite dagli incubi di un folle, creature che popolavano ogni anfratto, la cui presenza aleggiava in ogni granello di gelida polvere. Un cimitero, un'immensa distesa di corpi invisibili, la cui presenza si celava tetramente dietro all'illusione della materia.
    Nulla che si fosse perso in quel luogo avrebbe potuto più abbandonarlo: la terra stessa sembrava capace di divorare l'incauto, soffocandolo nella polvere e donandogli un abbraccio più forte di quello di una madre, più gelido del vento che spirava da Nord; persino il cielo sembrava contagiato da quella strana e anormale aura di minaccia e desolazione: nubi tristi, immobili nella volta contaminata, nella quale la polvere volava e turbinava come sospinta dal fiato di una bestia abnorme, immonda.
    Chiunque avrebbe rischiato molto più della mera sanità mentale in quel luogo di mistero ed eterna minaccia, o per lo meno qualunque creatura normale, qualunque essere che non fosse stato a sua volta vettore della stessa follia che infettava quel luogo.

    Gli artigli raschiarono il terreno impolverato, producendo un rumore soffocato e quasi impercettibile, una figura si piegò, avvicinando un capo mostruoso al terreno ed immergendo un arto dall'aria letale nel terriccio senza vita, saggiandone la consistenza con i polpastrelli e lasciando scivolare nuovamente i granelli al suolo con fare pensieroso.
    Lo strano essere non era da molto in quel luogo, questo era possibile capirlo dalle sue reazioni, dai suoi movimenti e persino dalla sua postura: era infatti egli accucciato, lo sguardo maligno mobile e all'erta, la man dritta stretta attorno all'impugnatura di un rozzo coltellaccio.
    Perchè struggersi, nuovo arrivato? Non lo sai forse? Qui la Morte è la Signora di tutto, rinfodera la tua arma e alleggerisci la tua mente, quando la tua ora giungerà a nulla varranno i tuoi sforzi. Polvere eri e polvere tornerai nell'abbraccio della Terra.
    L'essere si rialzò lentamente, scrutando i dintorni con gli occhi da predatore, brillanti di interesse e curiosità. Durante i suoi viaggi egli non aveva mai incontrato un luogo che così tanto instillasse in lui un sentimento d'angoscia...Affascinante. Il capo da rettile, ricoperto da un'elmo dalla curiosa foggia, si alzò alla volta, la lingua guizzante tra le fauci, come per assaporare l'aria.
    Sollevò la lunghissima coda biforcuta con un movimento sinuoso, sbattendola quindi a terra con uno schiocco rapidissimo, come un colpo di frusta; una piccola nube polverosa si alzò lieve, attirando l'attenzione dell'uomo lucertola, che scosse il capo come appena venuto a capo di una valanga di pensieri disordinati.
    Si costrinse a fare attenzione a ciò che lo circondava, senza perdersi in pensieri futili: la postura si incurvò di più, abbassando il baricentro, le gambe robuste si piegarono, pronte ad uno scatto rapido che esplose in un attimo, sospingendo la creatura in avanti. Luoghi come quello potevano nascondere segreti interessanti...e interessanti era per l'assassino sinonimo di fruttuosi.

     
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  2. Kirius
     
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    La pesantezza e la malvagità che aleggiavano in quell'aria erano talmente tangibili che un essere umano sarebbe stato schiacciato in poco tempo, ma tutto era diverso per coloro che si nutrivano di morte, coloro che erano soltanto male, solo puro male.
    Il terreno stesso era un pericolo da non sottovalutare, perché pieno di crepacci nascosti, rocce appuntite e strane creature che strisciavano negli anfratti piccoli e grandi.
    Mentre il predatore lucertolide cercava di studiare l'ambiente, perché nuovo arrivato, strani rumori presero forma in quel territorio. L'uomo lucertola si abbassò il baricentro e scrutò con gli occhi da predatore.
    Quei rumori erano molto simili a risate, risate agghiaccianti che sembravano tanto di scherno, quanto di dolore.
    Una figura nera barcollava e avanzava senza sosta, tenendo in mano una falce lunga, parzialmente arrugginita. La creatura cantava una canzone allegra, una canzone gioiosa, che rendeva la scena terrificante, in quanto il mostro che la cantava aveva una voce rauca e altisonante, ed era tutto tranne che intonato. La figura era uno spaventapasseri con un grande cappello di paglia, la sua faccia era fatta da un pezzo di stoffa chiara con due buchi, dai quali spuntavano due occhi bianchi come il plenilunio che risplendevano come fiaccole e che non centravano nulla col resto del corpo, forse perché di entità puramente magica.
    I vestiti stracciati erano di colori spenti, gli arti scheletrici e affilati, il corpo cosparso di corte, corde ben legate in modo da non provocargli svantaggi in battaglia. Il mostro camminava dunque in modo discontinuo e approssimativo, ma avanzava piuttosto spedito invero.
    Quella creatura non si trattava di un demone, ne di qualche strana creatura vivente, bensì di un incubo, una creatura nata dalle paure delle persone, l'essenza del terrore della gente.
    Il suo nome, o meglio, uno dei suoi tanti nomi era Crackle Rusty, e il motivo della sua apparizione era non si sapeva, ma probabilmente qualche strana forza lo aveva evocato in quelle terre.
    Il mostro camminò tranquillamente continuando a cantare e a gridare di dolore, fino ad arrivare vicinissimo al guerriero squamato. Rusty probabilmente non pensava nemmeno che li ci fosse qualcuno, ma quando fu più vicino e vide il vicino si bloccò.
    "Eiiiiiiiiii!?! buona serata! Pronto a un po di paura, ho sempre sognato un cappello di pelle di coccodrillo! Dai fellone fammi vedere di che pasta sei fatto, sicuramente ci divertiremo!"
    Disse il folle roteando la falce a destra e a manca, come per decapitare dei nemici invisibili.
    Il gusto di fare male probabilmente aveva spinto lo spaventapasseri a sfidare il compaesano, senza troppo curarsi delle conseguenze.
    Rusty sembrava esaltato, e cominciò a saltellare e a ridacchiare orribilmente, mentre attendava una risposta del interlocutore.
    Mentre il cielo si faceva sempre più nero e i fulmini iniziavano a scuotere le nubi e a infrangersi sul terreno.
     
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  3. Krivnak
     
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    L'uomo lucertola udì grida infrangere la silenziosa aura del luogo, urla che parevano provenire dalle porte dell'Inferno stesso, tanta era la malvagità che le pervadeva e le alimentava.
    Il predatore dalle scaglie blu inzialmente iniziò a muovere il capo in ogni direzione, scandagliando i dintorni in cerca della fonte di quel baccano diabolico, non potendo riconoscerla subito a causa della mancanza di padiglioni auricolari e di un apparato uditivo che gli potesse garantire un udito direzionale; quando la ebbe trovata rimase quasi di stucco, per un solo attimo, nel scoprire che l'essere che cantava quell'inusuale melodia, e che ora si avvicinava nella sua direzione, non era altri che una specie di pupazzo di legno e pezza, come quelli che le razze di agricoltori piazzavano in mezzo ai campi per scacciare le cornacchie.
    Skelis, tale era il nome del rettile, si mise in guardia, pronto ad attaccare ed a difendersi: lo strano spaventapasseri, sempre ammesso questa fosse la vera natura di quella strana marionetta, era armato e qualcosa in lui suscitava nella mente del predatore una strana angoscia. La mano destra, artigliata di nere lame, si assicurò con più forza al manico del coltellaccio, che venne sollevato fino al muso ed equipaggiato in modo che la lama puntasse verso l'esterno, posizionamento che rendeva più comodo sferrare colpi con la guardia-tirapugni e veloci attacchi laterali senza sfaldare troppo le proprie difese. L'altro arto si piegò al fianco, in modo che la sinistra semi aperta fosse più difficile da colpire e nel contempo potesse tentare di infliggere danni con le unghie senza compromettersi in maniera eccessiva. Lui era così in fondo, in un combattimento rischiava il meno possibile se c'era anche solo la piccola possibilità di rimanere ferito...E vista l'arma dello spaventapasseri lì le possibilità erano molto alte. Probabilmente se si fosse trovato in un altro luogo se la sarebbe data a gambe per il momento, trovando un luogo adatto ad un imboscata, ma in quel luogo, dove ogni movimento sollevava nubi di polvere, il suo tipico metodo di combattimento era inutilizzabile.
    Il demone si avvicinò pericolosamente, scorgendo finalmente il rettile, che lo fissò con occhi assassini.
    Lo strano essere proveniente da chissà quale incubo gli rivolse parole di sfida, agitando la sua arma in una maniera che mise il predatore delle paludi ancora più all'erta: egli indietreggiò di un solo passo e piegò le gambe da rettile tanto da sembrare quasi inginocchiato al terreno, la mano sinistra posata al suolo, la destra ancora in posizione di guardia. La coda si agitò alle sue spalle, flagellando l'aria immobile ed il suolo provocando fischi e scocchi di frusta; le fauci si aprirono, rivelando le file di denti aguzzi del rettile ed una lingua nera, viscida, che vibrò mentre un verso minaccioso di lucertola saliva alla gola.
    - Quando avrò finito con te il cappello ssarà l'ultimo dei tuoi pensssierri. -
    Scattò in avanti verso la strana marionetta, mantenendo un baricentro basso che avrebbe forse lo avrebbe avvantaggiato: già era molto piccolo rispetto a creature delle dimensioni più o meno umane, rimanendo semi piegato durante i suoi rapidi spostamenti c'era da aspettarsi che un nemico con un'arma così ingombrante avrebbe fatto più fatica a colpirlo, ma nulla era certo in quella strana situazione.
    Corse rapido, la coda serpentina dalla punta biforcuta in continuo movimento e pronta ad evitare eventuali contrattacchi, il corpo teso allo scontro. Avrebbe tentato un attacco da sinistra, non propriamente diretto a ferire, quanto più a verificare i riflessi e i movimenti tipici dello spaventapasseri vivente: un colpo celere portato con il filo della lama all'arto inferiore, mantenendo l'arma in modo potesse fornire anche una certa protezione al fianco. Era sicuro al novantanove per cento che l'attacco sarebbe andato a vuoto quindi non era deciso a rischiare per una speranza di riuscita così bassa. Il braccio sinistro rimase pronto ad ogni eventualità, lievemente piegato al fianco in modo da riuscire ad agire rapidamente in caso di pericolo per il rettile.
    La falce era un'arma decisamente scomoda contro un nemico rapido come lui, anche perchè per essere efficace doveva avere un grande spazio di manovra e doveva essere caricata con ampi archi, mentre lui poteva colpire in qualsiasi momento grazie al coltellaccio.
    Sarebbe stato un duello interessante.

    CITAZIONE
    Energia: 50/50
    Abilità Passive Utilizzate:
    CITAZIONE
    Scaglie Anti-Magia: I Cacciatori di Magia del Clan Skarss sono incaricati dalla loro gente di rintracciare e abbattere ogni essere magico incontrino sul loro cammino (quando possibile), per poi riportarne il corpo allo sciamano della comunità, incaricato di ricercare un modo per estrarre l'energia arcana da utilizzare a beneficio della razza degli uomini lucertola, aumentandone la forza e le possibilità di sopravvivenza. Nel portare a termine questa missione essi hanno sviluppato una particolare resistenza ai danni di natura magica: i colpi sferrati da maghi e affini infieriscono quindi un danno minore rispetto al normale nel colpire il Cacciatore
    [Al livello I dell'abilità, in termini di GDR la riduzione del danno è esigua, questo anche contando che è una caratteristica passiva]

    Abilità Attive Utilizzate:
    ------
    Riassunto Mosse: Skelis esegue un rapido attacco laterale alla tua destra, in modo che l'inclinazione del coltello e la sua posizione di guardia gli permettano di rischiare il meno possibile da colpi provenienti dal tuo lato. Ha ancora un braccio ed una mano liberi nonchè la coda con lievi capacità prensibili e pensa di poter utilizzare queste membra per aiutarsi a schivare velocemente in caso di pericolo.

     
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  4. Kirius
     
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    Rusty notò subito che il rettile aveva accettato la sfida, e subito lo vide partire all'attacco. Quella lucertola troppo cresciuta, con vaghe sembianze preistoriche Sguainò il coltellaccio che portava con se, per proteggersi in quelle terre nefaste. L'aspetto era grottesco e per nulla aggraziato, ma quello che non aveva in bellezza lo recuperava sicuramente con il filo, che ben presto avrebbe dimostrato la propria efficacia. Rusty non si aspettava una reazione così pronta da parte del nemico, e lo irritò notare di non fargli paura minimamente, ciò era un vero peccato, ma lui era un incubo vivente, e ben presto persino la lucertola se ne sarebbe resa conto.
    Il coltellaccio si mosse rapido e finì nella gamba sinistra di Rusty, che cadde a terra con le gambe all'aria, come spinto da una forza invisibile. La scena era quasi comica.
    "Ma... Che diavolo?!? Come ti permetti di farmi questo, io sono Rusty Crackle, sono INCUBO!
    Sono fragile, non puoi permetterti di colpirmi con quel coso, ora mi hai fatto davvero arrabbiare!" Lo spaventapasseri, da terra lanciò uno guardo al nemico.
    CITAZIONE
    2) Aura di paura: Contro i nemici più deboli, lo spaventapasseri infonde un senso di lieve dolore e stanchezza, causando così nel nemico una perdita di concentrazione un maggiore sforzo nell'utilizzo di tecniche e di poteri. (abilità passiva/offensiva).

    "Ora capisci perché devi avere paura di me ragazzo? Io ti impalerò!"
    Lo spaventapasseri, sempre da terra raccolse il suo cappello e se lo ripose sulla testa, mentre un sorriso maligno si disegnava sul suo volto.
    "Ora vieni qui, fatti osservare più da vicino!"
    Dal corpo dello spaventapasseri partirono due corde che avrebbero dovuto legare gli arti all'altezza dei polsi, e l'intento era quello di aprirgli le braccia e quindi di sollevare il corpo del nemico da terra.
    CITAZIONE
    Arma: Il suo corpo è spigoloso e pieno di schegge. Le sue mani sono affilate come coltelli, così come le sue gambe. Le sue armi principali sono una falce lunga, parzialmente arrugginita, ma comunque resistente e le corde che ha addosso, che possono servire a legare le vittime e immobilizzarle)

    Se la tecnica fosse riuscita la posizione di Rusty sarebbe stata di netto vantaggio a quel punto dello scontro.

    Energia 45.
     
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  5. Krivnak
     
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    L'attacco del rettile stranamente andò a segno: il coltellaccio si abbattè sulla gamba del manichino, provocando una reazione a dir poco esagerata che lasciò il predatore delle paludi stupito e indispettito. Non sembrava nemmeno che lo spaventapasseri vivente prendesse lo scontro sul serio. L'uomo lucertola si bloccò a qualche metro di distanza dal suo nemico e rimase immobile, stranamente. Incomincò a scuotere il capo come infastidito da un nugolo di insetti invisibili, mentre le sue pulsazioni aumentavano lievemente ma in maniera persistente, provocandogli un lieve senso di mal di testa e una certa pesantezza negli arti. L'angoscia che lo aveva precedentemente colto alla vista del nemico si amplificò in un istante; era inusuale per lui lasciare che emozioni del genere offuscassero la mente ed il corpo in questa maniera, ma qualcosa nell'aspetto di quello strano essere dalla natura sconosciuta annichiliva il suo auto-controllo.
    Alle parole dell'essere di legno e pezza capì che qualcosa stava per arrivare, ma stranamente non si mosse in fretta come avrebbe voluto, riuscì a scartare di lato solo di pochi passi, prima che una stretta dolorosa lo cogliesse al polso destro, quello che teneva l'arma, e subito dopo al sinistro. Osservò sgomento una corda dall'aspetto robusto legata attorno alla giunzione tra il braccio e la mano. Quelle strane funi erano partite come di loro volontà dal corpo del vecchio manichino, dirigendosi con precisione inquietante verso i sui arti superiori.
    Non si aspettava certo qualcosa del genere, quindi il suo avversario era anche in grado di utilizzare una specie di magia? Ciò avrebbe dovuto interessarlo particolarmente, ma le uniche sensazioni che la lucertola riuscì a distinguere nella confusione che si era creata nella sua mente erano rabbia e frustrazione: mai era stato catturato in un modo simile, e la cosa lo avviliva. Tanto più che in un territorio del genere non avrebbe nemmeno potuto sfruttare appieno le sue abilità per colpire il nemico senza rischiare eccessivamente la pellaccia.
    Fuggire? E dove, lì sarebbe stata una facile preda per qualsiasi inseguitore. No, era decisamente fuori questione.
    Le zampe inferiori del rettile iniziarono ad allontanarsi dal suolo, e i lacci ai polsi si tesero mentre le corde alzavano il suo corpo ricoperto di scaglie dal terreno polveroso. Ora non aveva tempo per perdersi in pensieri inutili e confusi. Mollò la presa sul coltellaccio, che venne prontamente raccolto dalla coda biforcuta, molto più lunga del resto del corpo e decisamente utile in un caso del genere: le punte sottili dell'"arto" si avvolsero attorno al manico rozzo dell'arma, che venne alzata con una certa fatica e condotto alle funi, che vennero recise con metodica rapidità.
    Il corpo del rettile cadde al suolo, sollevando un nugolo di polvere che si disperse in un attimo e che non avrebbe fornito alcuna copertura al predatore del Clan dei Blu. Normalmente sarebbe caduto in piedi e si sarebbe subito mosso veloce per attaccare il nemico, ma si sentiva ancora stranamente confuso e pensava che non sarebbe stato l'ideale immischiarsi in un combattimento ravvicinato così ridotto...almeno per ora. Si rialzò, emettendo sibilii di rabbia e riprendendo in mano l'arma tribale, stringendone l'impugnatura con rabbia.
    Osservò con atetnzione il corpo del nemico e vide le sue speranze sfumare nuovamente: non poteva nemmeno usare il veleno contro quel nemico. Probabilmente non aveva nemmeno un dannato sistema circolatorio tra tutto quel legno e quella pezza. Era davvero nei guai.

    CITAZIONE
    Energia: 50/50
    Abilità Passive Utilizzate:
    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Scaglie Anti-Magia: I Cacciatori di Magia del Clan Skarss sono incaricati dalla loro gente di rintracciare e abbattere ogni essere magico incontrino sul loro cammino (quando possibile), per poi riportarne il corpo allo sciamano della comunità, incaricato di ricercare un modo per estrarre l'energia arcana da utilizzare a beneficio della razza degli uomini lucertola, aumentandone la forza e le possibilità di sopravvivenza. Nel portare a termine questa missione essi hanno sviluppato una particolare resistenza ai danni di natura magica: i colpi sferrati da maghi e affini infieriscono quindi un danno minore rispetto al normale nel colpire il Cacciatore
    [Al livello I dell'abilità, in termini di GDR la riduzione del danno è esigua, questo anche contando che è una caratteristica passiva]

    Abilità Attive Utilizzate:
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    Riassunto Mosse:Vengo catturato dalle funi e per liberarmi sfrutto la coda prensile, lasciando che essa, maneggiando il coltello in maniera rozza ma efficace, recida le corde che mi avevano catturato. Una volta caduto al suolo non faccio altro per timore di cimentarmi in un nuovo scontro diretto impreparato.

     
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  6. Kirius
     
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    Rusty osservò l'uomo lucertola divertito la scena.
    "Sei un tipetto tosto è? Mi fa piacere, sei audace!"
    Rusty probabilmente si stava prendendo gioco del nemico, ma non c'era certezza matematica.
    Forse le sue parole erano sincere, ma il tono dello spaventapasseri era sempre lo stesso, gracchiato e tagliente come il suo corpo.
    Vedendo le corde recise Rusty rimase però indispettito, quella tecnica era sempre riuscita, e le sue corde erano molto robuste, ma ormai poco importava.
    L'incubo si rialzò in piedi dunque, e si portò davanti la terribile falce, capace di incutere timore prima ancora di affondare nelle carni. Probabilmente un colpo di essa, anche se non portato a organi vitali, avrebbe ucciso la vittima causandole infezioni inimmaginabili.
    "Ho capito giovine, vuoi che io mi sfianchi utilizzando tutta la magia che ho un corpo è? Ma sappi che provengo da un mondo contadino, e sono esperto in molti campi agricoli, e brandire la mia falce è più un piacere che una fatica, siccome come tutti i contadini, è ciò che mi perette di vivere, o meglio, che mi permetterebbe di vivere se fossi umano.. HA HA HA HA! Ora prova a schivare questo!"
    Lo spaventapasseri menò un potente fendente mirato a tranciare a metà il nemico con un colpo solo. Se il colpo, come quasi sicuro, sarebbe andato a vuoto, lo spaventapasseri avrebbe sfruttato un gioco di pesi e di equilibri, menando altri fendenti simili, in una danza di colpi orripilante a vedersi, ma efficace a farsi.
    Mentre partiva il fendente però l'uomo lucertola avrebbe potuto constatare che altre corde stavano partendo dal corpo dello spaventapasseri, probabilmente dirette a tenerlo fermo per essere poi squartato. O forse quella mossa era mirata a distrarlo per poi ottenere lo stesso risultato di prima.
    Lo spaventapasseri fronteggiava spavaldo un nemico più piccolo di lui, forse coloro che osservavano la scena avrebbero potuto dire che l'eccessiva superbia del incubo lo avrebbe portato alla sua distruzione, ma stando agli eventi, lo spaventapasseri era senza dubbio in vantaggio.
    La sua essenza magica, il fatto che non avesse un sistema circolatorio e l'impossibilità di sentire dolore o paura rendevano Rusty un guerriero formidabile, contrariamente a quello che di potrebbe pensare vedendolo.
    I colpi che sferrava poi avevano tutte le fattezze di quelli dei gladiatori dell'antica roma, per potenza e crudeltà, ma questa volta nessun imperatore avrebbe mai potuto decidere di risparmiare lo sconfitto.. Questa volta no!

    CITAZIONE
    Energia: 45/50

    Riassunto mosse: Mi rialzo e brandisco la falce, e dopo avere detto due parole al nemico meno un poderoso fendente laterale (lato indifferente) verso di lui. Nel caso il nemico evitasse il colpo, sfruttando il peso della falce come una forza motrice, tenterò di colpire ancora e ancora il nemico, con altri fendenti. Mentre meno il primo fendente, delle altre corde partono verso il mio nemico, dal mio busto. L'intento è quello che immobilizzarlo per poi ucciderlo, ma comunque la loro funzione reale è puramente diversiva, siccome notando le corde e decidendo di evitarle è più probabile che la falce colpisca. Sono superbo ma consapevole che un nemico non va mai sottovalutato. (Carattere del mio pg: sprezzante ma all'erta).



    Dav, non ti chiamo "uomo lucertola" per prenderti in giro, ma perché Rusty non sa il tuo nome, e poi non è un nome normale, non lo so ancora a memoria ^^
    Mi sto divertendo un casino, ruolare con te è sempre bello vecchia quercia!
     
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  7. Krivnak
     
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    Skelis era piuttosto in difficoltà, immerso in una situazione avversa come poche ne aveva vissute fino ad allora: l'ambiente non lo favoriva, così come le proprie capacità, che contro quel particolare nemico si sarebbero potute tranquillamente definire inutili, utilizzando un garbato eufemismo. Non gli sarebbe rimasto altro che la propria rapidità in quel particolare scontro, ma anche quella sembrava compromessa da una stanchezza innaturale che aveva appesantito le membra ricoperte di scaglie di zaffiro.
    Non poteva scappare, non poteva colpire con efficacia...l'ultima opzione che gli rimaneva non era per nulla gradevole.
    Si costrinse a concentrarsi unicamente sul suo avversario, senza pensare alle conseguenze di un suo eventuale errore di giudizio; ascoltò le parole sprezzanti del manichino e la rabbia iniziò a montare nel corpo del rettile dalle scaglie blu come un onda di vitalità che lo scosse violenta. Lì la sua vita era in gioco e quel dannato burattino si prendeva gioco di lui con storielle che non erano per niente coerenti con la situazione? Sibilò la propria ira, osservando i movimenti dello spaventapasseri che caricò un colpo assassino verso la sua posizione, mentre delle nuove corde sbucavano dal corpo di legno e pezza, presumibilmente per tenerlo fermo nel momento in cui veniva fatto a pezzi.
    L'uomo lucertola raccolse tutte le sue forze per contrastare gli strani effetti dell'aura dello spaventapasseri e agire rapidamente: si abbassò quasi fino al suolo per evitare il primo colpo, le gambe piegate, pronte a scattare come una molla; le corde riuscirono ad afferrare i suoi arti superiori, ma prima che potessero tirarlo o sollevarlo il rettile spinse con tutta la sua forza sulle zampe posteriori, esibendosi in un salto che lo avrebbe portato nella traiettoria del secondo colpo di falce, ma riguardo a quello era abbastanza sicuro di scamparla, perchè sebbene il pendolo mortale creato dallo spaventapasseri avesse potuto tranciare il suo busto con estrema facilità, era la parte più interna della falce, quella più affilata, che avrebbe consentito una buona penetrazione, e questo voleva dire che ad ogni ripresa il contadino di pezza avrebbe dovuto rivoltare l'arma in modo che fosse il filo interno a colpire.
    Quell'essere poteva pensarla come voleva, ma la falce non era un arma da combattimento adeguata.
    Il rettile si piegò nell'esecuzione del salto, in modo che la parte inferiore del corpo si trovasse più in alto rispetto alla superiore, grazie alla coda che, frustando l'aria, gli permise di cambiare il suo assetto. Il secondo colpo dello spaventapasseri quindi tranciò le corde che precedentemente avevano intrappolato gli arti del rettile, liberandolo dalla sua stessa presa.
    Skelis atterrò alle spalle del burattino di pezza con una certa fatica, girandosi di scatto. Con il coltellaccio descrisse un arco scintillante, mirando al bacino legnoso del nemico: lo ammetteva, non era uno dei suoi colpi migliori, ma di certo non sarebbe stato in grado di ripetere quello sforzo all'infinito. Le zampe si caricarono, pronte ad una ritirata rapida nel caso di un contrattacco. Con molta probabilità l'essere da incubo avrebbe utilizzato nuovamente le corde per tentare di bloccarlo, quindi doveva fare attenzione; ma nulla si poteva dire certo quando si aveva a che fare con una creatura del genere.

    CITAZIONE
    Energia: 50/50
    Abilità Passive Utilizzate:
    CITAZIONE
    Scaglie Anti-Magia: I Cacciatori di Magia del Clan Skarss sono incaricati dalla loro gente di rintracciare e abbattere ogni essere magico incontrino sul loro cammino (quando possibile), per poi riportarne il corpo allo sciamano della comunità, incaricato di ricercare un modo per estrarre l'energia arcana da utilizzare a beneficio della razza degli uomini lucertola, aumentandone la forza e le possibilità di sopravvivenza. Nel portare a termine questa missione essi hanno sviluppato una particolare resistenza ai danni di natura magica: i colpi sferrati da maghi e affini infieriscono quindi un danno minore rispetto al normale nel colpire il Cacciatore
    [Al livello I dell'abilità, in termini di GDR la riduzione del danno è esigua, questo anche contando che è una caratteristica passiva]

    Abilità Attive Utilizzate:
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    Riassunto Mosse:Per schivare il tuo attacco iniziale mi abbasso, quindi come previsto vengo catturato dalle corde, ma rapidamente mi esibisco in un salto in avanti che mi aspone al pericolo del secondo colpo di falce. Utilizzando la coda per variare il mio assetto mi posiziono in modo che sulla traiettoria del colpo rimangano soltato le corde che mi avevano precedentemente immobilizzato gli arti superiori. Mi libero grazie al tuo secondo attacco e quindi atterrò alle tue spalle, sferrando un colpo col coltellaccio al tuo bacino, che dovrebbe essere una delle parti più fragili del tuo corpo, o almeno così crede la mia lucertola, che comunque, poco fiduciosa, si prepare a schivare un contrattacco.

    Che viaggioni che ti fai, manco ci ho pensato che volessi prendermi in giro ._.
     
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6 replies since 11/7/2011, 20:03   180 views
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