hunting of blue chip

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  1. Yoko Littner™
     
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    chiunque voglia unirsi è il benvenuto ^_^ se qualche staff vuole moderarla sappia che è una battuta di caccia al Whokad

    La caccia, un momento ideale per i nuovi cacciatori per mettersi in mostra e, ai vecchi per ribadire il loro rango nel clan.
    Lo sciamano capo radunò tutti i membri davanti a se nella radura, egli si mise sopra un masso, le femmine si erano divise in due blocchi, quelle che erano scese a sentire l’annuncio e quelle rimaste sulle rocce, sempre a sentire il discorso ma, soprattutto a badare alle uova, idem i maschi, vi era chi stava nel erba alta e chi stava sugli alberi per individuare eventuali prede.
    Lo sciamano iniziò il suo discorso.

    Uomini lucertola, scaglie blu del clan Kasshaks, forti e valenti guerrieri e cacciatori, oggi è il giorno da noi tanto atteso, oggi si da inizio alla prima caccia della stagione allo Whokad, sceso finalmente verso la costa per procreare e far crescere i propri piccoli, rimarrà nelle piane e nelle foreste solo per otto mesi, ma questo i cacciatori esperti già lo sanno, oggi si dà inizio alla caccia, essendo un nemico erbivoro non rischierete di venir divorati, ma attenzione, oltre che battuta di caccia è anche una sorta di esame per i nuovi cacciatori per vedere di che sono capaci.

    Kikushy stava immobile tra la vegetazione ad osservare lo sciamano capo muovere di qua e di la il bastone sacro parlando della caccia allo Whokad, ella già una volta lo aveva cacciato ma, visto che era arrivato anche il possente Kakushat, era fuggita via prima di poterlo abbattere, lasciando al carnivoro un pasto assai facile, stavolta non sarebbe successo.

    Vi saranno sei squadre di cacciatori, tre di esperti e tre di novizi, gli esperti viaggeranno in coppie mentre i novizi, sempre in coppie ma affiancati da un cacciatore anziano che valuterà e salverà al occorrenza. Ora andate miei cacciatori e che la caccia sia proficua.

    Lo sarebbe stato di certo, sei squadre, tre di certo avrebbero preso un Whokad a testa, delle tre squadre di novizi era tutta un incertezza, di certo il Kakushat non sarebbe tornato, questo almeno ella sperava mentre si allontanava dalla selva prendendo direzioni differenti rispetto agli altri, ella si gettò nello stagno allungando il proprio corpo e usando la coda come arto per nuotare, voleva raggiungere il fondale così da non creare increspature nel acqua, per poi risalire prima di finire l’ossigeno.

    Nome: Whokad
    animal,fantasy-63c11e55175112660d56d09f7dcbb8f1_m
    Descrizione
    Possente animale erbivoro, alto 245 centimetri e pesante oltre tre quintali, vive nelle montagne innevate, scende a valle solo per otto mesi, giusto il tempo per far partorire le femmine e allevare i piccoli quel tanto che basta per farli marciare sino alla vetta delle montagne.
    Mangia due volte il suo peso, mangia sia piante che frutta, il suo corpo è formato da grosse corna robuste, atte a scavare oh lottare tra di loro per il territorio oh le femmine, una testa appiattita e larga gli occhi sono affossati e protetti da una folta pelliccia, non impedisce loro di vedere ma protegge da bufere di neve, il corpo è ricoperto di pelliccia bianca, ideale per mimetizzarsi.
    Le zampe sono assai potenti e massicce, perfette per mantenersi saldi sui pendii ghiacciati o tra la neve.

    <n>Nome:Kakushat
    monoblos
    Descrizione:
    Carnivoro uccelliforme, la sua pelle è rivestita da scaglie, solo la parte superiore, la parte inferiore possiede una membrana elastica che protegge ma non limita i movimenti come le scaglie.
    Possiede un solo corno vicino al muso (solo le femmine, i maschi hanno anche due corna sopra gli occhi, i piccoli di questa specie vengono uccisi dagli uomini lucertola per farne copricapi per i cacciatori).
    Possiede un paio di ali, la membrana è quella di un pipistrello solo più resistente, ogni zampa ha tre artigli, affilati e larghi, tutta la testa è circondata da corna, ha una coda (2 metri e mezzo) a cui alla fine vi sono tre lunghi spunzoni e un ultimo alla fine della coda, corto e spesso.
    Ama vivere nei deserti ove scava buche profondissime con i propri artigli, da li capta le onda d’urto delle proprie prede così da capire ove stanno, li stana uscendo sotto di esse con il corno così da infilzarle per poi sbatterle a terra e divorarsele.
    Anche se ha le ali non ha mai imparato a volare, plana semplicemente da un punto al’altro per mantenere le proprie energie.
     
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  2. Yoko Littner™
     
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    Risalì come un missile dandosi un colpo maggiore con le zampe, l’acqua zampillò da tutte le parti mentre con gli artigli delle braccia andò a conficcarle su un ramo, dandosi un ulteriore slancio con i fianchi, usando la coda come nuovo arto salendo sul albero che stava ad un passo dallo stagno, il compagno, un uomo lucertola dal muso squadrato, uscì lentamente dal acqua, quasi come fosse un serpente, scivolando tra l’alta vegetazione, sul capo aveva un teschio di leone.

    Non dovresti uscire così rapidamente dal acqua, potreste attirare attenzioni indesiderate e far fuggire eventuali prede.

    Datti una calmata Shakkatunari, Non vi sono animali in questa zona, le altre razze la evitano poiché qui gli animali vengono solo per morie, vi sono solo teschi e ossa.

    Indicando un grosso teschio di Kakushat adulto che giaceva a trecento metri di distanza da Shakkatunari, era riverso verso l’acqua, segno che voleva bere, le ossa della spina dorsale erano spezzate, idem per le zampe e il teschio metteva in evidenza tre grossi fori d’entrata, era una femmina che aveva litigato col maschio ed egli, dopo averla percossa per benino l’aveva ammazzata.
    In fin dei conti qui i carnivori ci vanno per spolpare i morti, chi mai rifiuterebbe un banchetto gratis.

    Dove dobbiamo andare te che sai tutte queste cose?

    Guerrieri, venivano usati quando i cacciatori scarseggiavano, ella non era una cacciatrice ma era facile che un assassina veniva messa in coppia con una cacciatrice, così da conoscere il territorio e addestrarsi nel arte del combattimento.

    Le vedi le montagne giù in fondo? Dobbiamo avvicinarci a loro, i Whokad stanziano alle pendici delle montagne, così da far fare meno strada ai loro piccoli e alle femmine in attesa.
    Poi è un buon luogo per rifugiarsi essendo provvisto di numerose caverne assai grandi e spaziose.

    C’aveva già cacciato tempo addietro in quelle zone, ora dovevano solo muoversi in fretta per raggiungere l’obbiettivo, il primo gruppo che uccideva un Whokad doveva urlare per far capire che era stato il primo, grande era l’onore del primo sangue e tutti lo volevano.
     
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  3. Yoko Littner™
     
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    Scese dal albero e continuarono a correre, teste basse, rapidi piedi solcavano il terreno lasciando evidenti impronte del loro passaggio, le lingue saggiavano l’aria in cerca di prede, mancavano dodici kilometri al arrivo.
    Shakkatunari si bloccò al improvviso, proprio poco prima di uscire dal bosco, ella di conseguenza si fermò per capire cosa gli prendeva.

    Dai muoviti, che ti prende? Hai paura di uscire dalla foresta e fare un piccolo pezzo al aperto?

    Non ebbe risposta, Shakkatunari si abbassò, quasi a toccare terra con lo stomaco, spostandosi di poco verso sinistra avvicinandosi ad un albero così da ripararsi.
    Khikushy non capiva quel comportamento, era un guerriero valoroso eppure ora tremava come una foglia nascondendosi dietro un albero, si avvicinò a lui per parlargli, oh per ucciderlo , stava a lui la decisione, ella non voleva con se gente che si spaventava per poco.
    Prima ancora di parlare e anche prima di afferrare una delle due lame con la coda un urla squarciò il cielo.
    Si girò di scatto mentre un possente Jhuvana scese dal cielo atterranco con violenza, era ferito, aveva numerosi tagli e squarci al altezza delle costole e non sembrava muoversi proprio bene, perdeva un sacco di sangue e attaccate alle ali aveva numerose sfere con spunzoni, stava male, doveva esser reduce di una battuta di caccia ed era sopravvissuta. Pareva.

    Un drappello di uomini lucertola dalle scaglie verde smeraldo uscirono di corsa in direzione del moribondo Jhuvana, si avventarono contro di lui con ferocia, mordendolo ovunque, sulla giugulare, al attaccatura delle scapole, in testa e sulle zampe, altri con lance e spade la ferivano ulteriormente fin che, non cadde a terra stremata, il capo del gruppo salì sulla sua testa osservandola prima di emettere il suo ruggito vittorioso, gli altri ruggirono assieme per festeggiare la buona caccia.

    Almeno adesso aveva capito il perché egli si era nascosto dietro un albero, aveva percepito la presenza degli uomini lucertola verdi, dovevano ugualmente muoversi, se lui li aveva fiutati, allora loro potevano fiutare lei, non dovevano rimanere li impalati era un errore, dovevano fare il giro restando sotto vento così da non venir fiutati.

    Stai basso e non far rumore, se ci scoprono, ognuno per la sua strada.




    Nome:
    Jhuvana
    fantasy-animal05
    Descrizione:
    Parente stretto del grifone, la struttura base è la stessa solo che la testa ricorda quella di un aquila ma è di leone, le zampe sono più forti e resistenti e gli artigli più lunghi e affialti.
    È per la maggiore un carnivoro, caccia qualsiasi cosa, afferrando la preda con le sue possenti zampe gli dà un morso per ferirla e poi la getta di sotto finendola in quel modo.
    Può sollevare sino a metà del suo peso ovvero una tonnellata, la coda è lunga quanto la lunghezza della sua testa sino al sedere e, finisce un aculeo intriso di un veleno che paralizza al istante le prede.

    Nome:
    uomini lucertola verdi
    rubyknightfh8
     
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2 replies since 11/7/2011, 19:46   42 views
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